Rimozione Tatuaggi Laser

I laser Q-switch Nd YAG sono considerati il punto di riferimento per la rimozione dei tatuaggi. La peculiarità di questi laser è che la luce da essi generata non viene assorbita dalla melanina presente nella pelle, riducendo notevolmente il rischio di lasciare segni chiari o scuri sulla pelle dopo la rimozione del tatuaggio.

Questi moderni dispositivi elettromedicali utilizzano diversi manipoli e sfruttano varie lunghezze d’onda specifiche per adattarsi ai diversi tipi di pigmenti presenti nei tatuaggi. Ad esempio, i tatuaggi neri possono essere trattati efficacemente con laser Q-switch Nd YAG a una lunghezza d’onda di 1064 nm, mentre i tatuaggi rossi e arancioni richiedono l’utilizzo di un laser Q-switch Nd YAG con una frequenza raddoppiata di 532 nm.

Va notato che i colori bianco e giallo non rispondono al trattamento laser, mentre i colori verde, azzurro e viola richiedono generalmente più sedute per ottenere una rimozione completa.

Una volta compreso che la rimozione dei tatuaggi è un processo complesso che coinvolge il sistema immunitario del corpo, diventa essenziale considerare che il corpo ha bisogno di tempo per guarire dopo ogni sessione. Questo spiega perché i tatuaggi svaniscono dopo il trattamento di rimozione laser e non immediatamente durante il processo stesso.

La rimozione o il progressivo sbiadimento del tatuaggio richiedono un periodo di tempo che può variare da alcuni mesi a uno o due anni. Non è possibile completare il trattamento in una singola seduta, poiché le sessioni devono essere distanziate di almeno 40 giorni l’una dall’altra. Il corpo ha bisogno di tempo per rispondere al trattamento e affrontare il processo di eliminazione.

È inoltre importante notare che il corpo di ogni persona reagisce in modo diverso. Infatti, la forza del sistema immunitario svolge un ruolo significativo nella velocità di dissolvenza del tatuaggio dopo la rimozione laser. Le persone con un sistema immunitario più attivo noteranno un rapido sbiadimento del tatuaggio, mentre coloro con un sistema immunitario meno attivo potrebbero sperimentare un processo più lento di sbiadimento.

Come per tutte le procedure, anche i trattamenti laser per la rimozione dei tatuaggi comportano alcuni rischi. 

Come reazioni normali, è possibile osservare un arrossamento temporaneo della zona trattata (che di solito scompare entro 3-7 giorni), la comparsa di crosticine e talvolta piccole vesciche.
Le vesciche possono formarsi soprattutto nei tatuaggi con una maggiore densità di pigmento e sono una condizione comune durante il normale periodo di recupero dopo la procedura.

Esistono anche possibili effetti collaterali che possono verificarsi, sebbene la probabilità possa variare a seconda del tipo di tatuaggio, del dispositivo utilizzato e delle caratteristiche individuali. Questi effetti includono scolorimento chiaro-scuro della pelle, scurimento del tatuaggio, reazioni allergiche o lo sviluppo di cicatrici. Tuttavia, quando i laser Q-switch Nd YAG vengono utilizzati correttamente da professionisti esperti, non si verificano effetti collaterali permanenti o cicatrici.

È importante sottolineare che il trattamento è sconsigliato per pazienti con preesistenti problemi di cicatrizzazione alterata, come una tendenza a formare cheloidi.

La cura adeguata della pelle durante il periodo di recupero è di fondamentale importanza. È consigliabile scegliere uno specialista esperto che possa fornire una corretta assistenza nel processo di guarigione dopo l’applicazione del laser. Seguire le istruzioni post-trattamento fornite dal professionista può contribuire a minimizzare i rischi e favorire una rapida guarigione.

Anche se varia a seconda della struttura e della localizzazione del tatuaggio, si possono consigliare in media 6 sedute con un intervallo di 6 settimane.

La tariffa per la rimozione del tatuaggio può variare a seconda delle dimensioni e della posizione del tatuaggio: